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Nancy WOD: come affrontare uno dei benchmark più temuti

Il Nancy WOD è uno degli allenamenti benchmark più famosi e insidiosi della programmazione tradizionale. Appartenente alla serie dei “Girls WOD”, questo allenamento si distingue per la sua apparente semplicità che cela però una sfida intensa per chiunque voglia mettersi alla prova sul piano della resistenza metabolica, della stabilità in overhead e della gestione dello sforzo sotto fatica.

Scopriamo insieme cos’è il Nancy WOD, come affrontarlo nel modo giusto e quali sono le strategie vincenti per ottenere un tempo competitivo, evitando gli errori più comuni.

In cosa consiste il Nancy WOD CrossFit

La struttura di Nancy è semplice e diretta:

Non ci sono movimenti complessi da imparare, ma la difficoltà emerge rapidamente quando corsa e squat overhead iniziano a sovraccaricare gambe, core e sistema cardiovascolare. Nancy richiede una perfetta sinergia tra resistenza e tecnica, e questo è esattamente il motivo per cui è diventato un benchmark tanto apprezzato.

Photo Credits: Daria Sasanelli

I benefici del Nancy WOD

Il Nancy è uno di quei wod che allenano tutto, senza bisogno di troppe attrezzature. Inserirlo nella programmazione consente di lavorare su:

Inoltre, trattandosi di un benchmark, consente di monitorare i propri progressi nel tempo e confrontarsi con standard di riferimento internazionali.

Tempi di riferimento: sei più veloce della media?

Un altro aspetto interessante del Nancy wod è che permette di classificare il proprio livello in base al tempo di completamento. Ecco una media utile per orientarti:

Il consiglio è quello di testare Nancy ogni 2-3 mesi e monitorare i progressi, registrando tempi e sensazioni per avere una visione concreta del miglioramento.

Focus sull’Overhead Squat

Il movimento chiave del Nancy wod è l’Overhead Squat, spesso sottovalutato ma fondamentale per la buona riuscita del workout. A differenza di altri squat, qui la difficoltà è doppia: non solo devi andare sotto al parallelo, ma devi anche stabilizzare un bilanciere sopra la testa durante tutto il movimento.

I punti tecnici da tenere in considerazione:

Molti atleti, soprattutto principianti o intermedi, trovano difficile mantenere la tecnica quando il fiato inizia a mancare. Ecco perché allenare la mobilità e la tenuta statica in overhead è essenziale.

Photo Credits: Daria Sasanelli

Strategie per affrontare Nancy nel modo giusto

Per ottenere un buon tempo nel Nancy, non basta essere in forma: serve una strategia. Ecco alcuni consigli chiave per affrontare il workout al meglio:

Scaling e varianti per ogni livello

Uno degli aspetti migliori del Nancy wod è la sua scalabilità. Ecco come adattarlo in base alla tua esperienza:

In caso di infortuni o problemi articolari, è possibile sostituire la corsa con rower, ski erg o Assault Bike, mantenendo intatta la componente cardiovascolare.

Errori comuni da evitare

Molti atleti affrontano il Nancy con troppa leggerezza e poi si trovano in difficoltà già al secondo round. Ecco gli errori più comuni:

1. Riscaldamento inadeguato

Uno degli sbagli più diffusi è iniziare il workout senza un riscaldamento specifico. Senza un’adeguata attivazione di spalle, anche, caviglie e core, gli overhead squat diventano instabili fin dal primo round. Questo compromette la tecnica e aumenta il rischio di infortuni.

2. Ritmo errato nella corsa

Molti atleti partono troppo velocemente nei primi giri, pensando di “guadagnare tempo” sulla corsa. Ma accelerare eccessivamente compromette la capacità di mantenere precisione e stabilità durante gli overhead squat, con un impatto negativo sul tempo finale.

3. Carico eccessivo

Scegliere un peso RX senza avere la stabilità o la mobilità necessarie per gestirlo correttamente porta a squilibri, perdita di controllo e movimenti compensatori. Questo compromette l’efficacia dell’esercizio e rallenta drasticamente la performance complessiva.

4. Transizioni lente

Molti atleti perdono secondi preziosi nelle transizioni tra corsa e bilanciere, prendendosi pause troppo lunghe o muovendosi in modo disorganizzato. In un WOD for time come Nancy, ogni secondo conta, e le transizioni inefficienti incidono direttamente sul punteggio.

5. Mancanza di concentrazione

La natura ripetitiva del WOD può portare a una perdita di focus mentale. È frequente vedere atleti che dimenticano il numero di round completati, sbagliano il conteggio delle ripetizioni o eseguono movimenti disattenti, con un impatto sulla fluidità generale.

6. Interrompere troppo presto gli overhead squat

Spezzare le serie di overhead squat non sempre è necessario, ma molti atleti interrompono anticipatamente per timore di non riuscire a completare le ripetizioni. Questo comporta una perdita di ritmo e una maggiore fatica nelle transizioni, influenzando negativamente la tenuta sul lungo termine.

7. Respirazione inefficace

Una respirazione irregolare o trattenuta, soprattutto durante gli overhead squat, può compromettere la stabilità, aumentare la tensione muscolare e accelerare l’affaticamento. Anche nella corsa, respirare in modo disorganizzato porta a cali di rendimento nei round successivi.

8. Evitare il confronto con il benchmark

Alcuni atleti scelgono di non testare Nancy o altri benchmark per timore del risultato o del confronto con i propri limiti. Così facendo, però, si perde un’opportunità concreta di monitorare i progressi atletici e individuare le aree di miglioramento.

Conclusioni: Nancy ti mette alla prova… a tutti i livelli

Il Nancy WOD è uno dei workout più completi ed efficaci per testare le tue capacità di resistenza, tecnica e determinazione mentale. Non importa se sei un principiante o un atleta competitivo: affrontare Nancy significa uscire dalla zona di comfort e imparare a gestire il proprio corpo sotto pressione.

Allenalo, adattalo, miglioralo. Nancy ti restituirà sempre qualcosa in più di quello che le hai dato.

 

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