La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco che può causare sintomi fastidiosi come bruciore, dolore addominale, nausea e senso di gonfiore.
Uno degli errori più comuni quando si parla di rimedi per la gastrite riguarda l’alimentazione. Spesso si sente dire che latte e cibi grassi siano utili per “placare” l’acidità di stomaco.
Ma quanto c’è di vero in questa convinzione? Scopriamolo insieme!
Indice
Il latte: sollievo momentaneo, effetti dannosi a lungo termine
È opinione diffusa che bere un bicchiere di latte aiuti ad alleviare il bruciore di stomaco. Questo effetto, però, è solo temporaneo.
Il latte, soprattutto quello intero, contiene grassi e proteine che stimolano la secrezione di acido gastrico, aggravando i sintomi nel tempo.
Il latte può inizialmente “tamponare” l’acidità grazie al suo pH neutro, ma in seguito induce una risposta acida che aumenta l’infiammazione della mucosa gastrica.
Inoltre, alcune persone possono sviluppare intolleranza al lattosio, peggiorando i disturbi gastrointestinali.
Latte scremato: è un’alternativa valida?
Anche il latte scremato non è del tutto innocuo. Sebbene contenga meno grassi, resta comunque una fonte di proteine che stimolano l’acidità gastrica.
Meglio optare per bevande vegetali prive di zuccheri aggiunti, come latte di riso o avena, che risultano più digeribili per chi soffre di gastrite.
I grassi: amici o nemici dello stomaco?
Un altro mito da sfatare è quello secondo cui i cibi grassi, come burro, panna e fritture, possano “proteggere” lo stomaco dall’acidità.
In realtà, i grassi rallentano lo svuotamento gastrico e aumentano la produzione di acido cloridrico, peggiorando i sintomi della gastrite.
Grassi “buoni”: si possono mangiare?
Non tutti i grassi sono uguali:
I grassi insaturi (come quelli presenti in avocado, noci e olio extravergine d’oliva) sono più facili da digerire e hanno un effetto meno irritante sulla mucosa gastrica.
Tuttavia, anche questi devono essere consumati con moderazione e nel contesto di una dieta bilanciata.
L’importanza di una dieta anti-gastrite equilibrata
Per prevenire e gestire la gastrite è fondamentale seguire un’alimentazione leggera, equilibrata e priva di eccessi.
Ecco alcune linee guida utili:
- Preferire alimenti cotti al vapore, bolliti o grigliati, evitando fritture e soffritti;
- Evitare cibi piccanti, acidi o troppo salati, che possono irritare la mucosa gastrica;
- Consumare pasti piccoli e frequenti per non sovraccaricare lo stomaco;
- Limitare l’assunzione di bevande alcoliche, caffè e bibite gassate.
Una dieta ricca di verdure cotte, cereali integrali e proteine magre (come pollo o pesce) può aiutare a mantenere lo stomaco in salute, migliorando la qualità della vita anche in chi soffre di gastrite cronica.
Il ruolo dello stile di vita nella prevenzione della gastrite
Oltre all’alimentazione, anche lo stile di vita gioca un ruolo fondamentale. Alcuni fattori che possono contribuire alla comparsa o al peggioramento della gastrite sono:
- Stress cronico, che influisce negativamente sul sistema digestivo;
- Uso eccessivo di farmaci antinfiammatori (FANS), come ibuprofene o aspirina;
- Fumo, che riduce le difese della mucosa gastrica.
Integrare una regolare attività fisica, tecniche di gestione dello stress e un buon ritmo sonno-veglia sono strategie efficaci per ridurre i fattori di rischio.
Sfatiamo il mito, latte e grassi non aiutano la gastrite
Contrariamente a quanto si crede, latte e cibi grassi non sono un toccasana per la gastrite, ma possono anzi peggiorarne i sintomi.
È importante affidarsi a fonti scientifiche affidabili e seguire uno stile di vita sano, equilibrato e consapevole.
Chi soffre di gastrite dovrebbe consultare un medico o un nutrizionista per ricevere un piano alimentare personalizzato e basato su evidenze.
Solo così si può gestire davvero la patologia, evitando rimedi improvvisati e miti senza fondamento.